La sindrome di primavera, l’altra faccia della bella stagione

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Molti di noi aspettano la primavera come una vera e propria benedizione dopo le buie e fredde giornate invernali: immaginiamo il cielo sereno, il sole brillante, i fiori profumati che sbocciano nei prati e sugli alberi. Ma quando la bella stagione arriva davvero, il quadro cambia rapidamente: i profumi dei fiori e i colori delle farfalle lasciano il posto alle allergie da polline, agli sbalzi di temperatura, a una continua e fastidiosa sonnolenza. Questo insieme di disturbi che possono manifestarsi da marzo a maggio, costituiscono quella che è stata definita la sindrome di primavera o sindrome da letargo. Questo disturbo, oltre a un affaticamento quotidiano davvero difficile da combattere, può portare con sé una serie di conseguenze più importanti che vanno dalla mancanza di concentrazione a un accrescimento dell’irritabilità, fino a vere e proprie psicopatologie come attacchi di panico o depressione.
immagine: sindrome di primavera - disturbi / credits: Ryan Winterbotham

Ascoltiamo il nostro corpo e accontentiamolo con piccoli gesti quotidiani

Un primo importante punto da seguire quando il nostro corpo ci lancia dei messaggi è quello di non sottovalutare i sintomi: invece di assecondare il suo bisogno di riposo e concederci una pausa, spesso tendiamo a giudicarci come pigri e svogliati, con un conseguente calo di autostima e sottoponendoci a uno stress ancora maggiore. Quindi è importante imparare a fermarci un attimo per ascoltarci: il rimedio più efficace è capire di che cosa abbiamo bisogno e, nel limite del possibile, accontentare la nostra richiesta.
Le azioni rigeneranti per la nostra salute psicofisica sono semplici e applicabili ogni giorno:
  • mangiare pasti equilibrati, per non appesantirci e non togliere energie alla nostra concentrazione impegnandole eccessivamente nel processo digestivo;
  • fare un po’ di movimento tutti i giorni: basta una camminata all’aria aperta per scaricare lo stress;
  • concederci alcuni piaceri personali, come la cura del corpo, migliora l’autostima e ci aiuta a gestire l’irritabilità;
  • dedicare un certo tempo alla meditazione prima di iniziare la giornata, focalizzandoci solo sul momento presente per almeno 15 minuti ogni mattina, ci restituisce la grinta fiaccata dalla sindrome di primavera e giorno dopo giorno migliora la concentrazione;
  • anche fare esercizi di respirazione consapevole può aiutarci a superare questo periodo difficile insegnandoci ad accettare tutte le emozioni (compresa l’ansia che ne deriva) senza esserne sopraffatti; il grande vantaggio è che possiamo esercitarci in qualunque momento, perché si tratta della pura e semplice respirazione alla quale siamo già abituati, senza grandi respiri e senza affrettarne il ritmo, basta lasciarla scorrere spontanea.
immagine: sindrome di primavera - movimento per ridurre stress / credits: Arek Adeoye

La sindrome di primavera non dura per sempre, siamo comprensivi con noi stessi!

Il secondo punto da tenere presente è volersi bene e accettare di vivere queste difficoltà sapendo che sono legate a un lasso circoscritto di tempo: possiamo sopportare il fatto di non essere nella nostra forma migliore per qualche mese al massimo e mettercela tutta per vivere questa fase nel miglior modo possibile. Come?
  • congratulandoci con noi stessi tutte le sere per essere riusciti a superare un’altra dura giornata;
  • approfittando del fine settimana per fare ciò che ci piace invece di dedicarci a pulire la casa o fare il cambio di stagione nel guardaroba;
  • tenendo un diario dove annotare ogni giorno un piccolo evento che ci ha portato gioia, un’attività che ci aiuterà a migliorare il tono dell’umore.
immagine: annotare eventi positivi per migliorare umore / credits: Cathryn Lavery
Infine, il terzo punto è guardare i nostri gesti quotidiani con una certa dose di flessibilità, una competenza che è fondamentale in tutti i momenti di affaticamento psicofisico: tutto quello che ci sembra urgente e impossibile da rimandare spesso si può accantonare e riprendere in un secondo momento. Avere la capacità di andare contro le nostre inutili rigidità è già di per sé un rimedio efficace contro lo stress.

Ti riconosci in questo stato psicofisico? Vuoi qualche suggerimento personalizzato per affrontare la sindrome di primavera? Contattami.